lunedì 30 luglio 2012

CRISTIAN CAMPANELLI

CRISTIAN CAMPANELLI

Presentato ufficialmente il nuovo laterale del Real San Costanzo.
Sancostanzese classe 1986, proviene dal Castelvecchio Monteporzio.


Leggete leggete cari visitatori........si si avete letto proprio bene !!!
Non si tratta di una svista dovuta hai vari caronte o minosse o dal post serata che vi appanna la vista....finalmente è arrivato!!!
Dopo anni d'inseguimento per averlo in rosa, c'è l'abbiamo fatta.

Ora ha tanta voglia di cominciare questa nuova avventura, pronto a rimettersi in gioco dopo una stagione quasi interamente passata in infermeria causa un brutto infortunio al ginocchio.
Talento di casa che arriva dopo 4 anni passati alla rivale storica Castelvecchio Monteporzio,
dove ricordiamo nella stagione 2010/11 ha realizzato 50 reti nel campionato di Serie D, anche se gli ricordiamo non sono bastati per vincere il campionato dominato dal Real.
I presupposti ci sono tutti per far bene, gruppo che già conosce alla perfezione, campo di gioco dove può sfruttare la sua caratteristica migliore quale la corsa palla al piede in velocità, fiducia dei compagni e del mister, e il calore del pubblico di casa che darà ancor più energia a questo ragazzo.
Aspettiamo ora solo di vederlo in campo e ammirare le doti di questo nuovo acquisto, con la speranza che ci riporti con le sue giocate e i suoi goal nella serie regionale.


La società, e i compagni gli augurano un grosso in bocca al lupo per la stagione alle porte.
Vai Grezzz..... e benvenuto a casa...FORZA REAL !!!!!













venerdì 27 luglio 2012

ALESSANDRO LUCARINI

ALESSANDRO LUCARINI

Presentato ufficialmente il nuovo pivot del Real San Costanzo.
Sancostanzese classe 1991, proviene in prestito dall'Alma Juventus Fano.
Per l'occasione abbiamo scambiato due parole.....
Buona lettura

 
 

Come hai iniziato ha giocare e conoscere il calcio a 5?
Ho iniziato a giocare a calcio5 all'età di 16 anni dopo aver perso l'occasione di fare un provino di calcio di durata 3 mesi in Inghilterra.Arrivato a settembre con l'acqua alla gola e senza una destinazione calcistica ho contattato l'Alma Juventus Fano calcio5 e sono entrato a farvi parte.
Allora raccontaci com'è stata la tua ancor giovane carriera?
Due anni di Juniores a Fano,due campionati regionali vinti e un totale di 71 gol fatti nelle due stagioni(ricevendo il premio "Bravissimo" come miglior giocatore dell'Alma),accantonando una rottura del menisco sinistro che mi ha fatto saltare quasi tutto il girone di andata nella stagione 2009-2010.
Finita l'esperienza Juniores sono approdato in prima squadra affrontando la C2,dopo un inizio altalenante sono riuscito a trovare la continuità e soprattutto il gol arrivando a segnare 28 gol,gol di fondamentale importanza per la salvezza ottenuta per un soffio ai play out.
Finito il campionato,assieme ad una selezione Under 21 di ragazzi dell'Alma siamo andati a Salsomaggiore a giocarci il titolo nazionale,riportando lo scudetto a casa e il titolo di capocannoniere della manifestazione.
E l'ultima annata com'è andata?
L'annata 2011-2012 è iniziata male subendo l'intervento all'ernia inguinale ad agosto ed essendo costretto al riposo totale e forzato per 2 mesi.Dopo essere tornato fuori forma e fuori dal nuovo metodo di gioco ho fatto fatica a ritrovare confidenza con il campo,difficoltà aggravata dai pochi minuti concessi ad ogni partita(soltanto 8 gol fatti complessivamente per un numero di minuti giocati irrisorio),tuttavia non ho mai smesso di allenarmi e di impegnarmi.La squadra ha fatto un'ottima stagione arrivando a giocare la finale play-off in casa del Pianaccio:perdendo immeritatamente,rimpiangendo un palo interno preso nel primo tempo (che ancora a volte sogno) e soprattutto recriminando un rigore eclatante non concesso su una conclusione sicura a rete.
Il Real San Costanzo,perchè?
Chiuso quindi un anno amaro e povero di soddisfazioni ho deciso di contattare il Real.
La motivazione oltre che alla comodità,data la vicinanza a casa,è unita al fatto di aver visto la squadra retrocedere immeritatamente,vedendo una squadra alla quale ciò che serviva per salvarsi era solo un attaccante di movimento capace di segnare e di fare la differenza,non più di tanto.
Senza presunzione bensì con convinzione ho creduto di poter essere d'aiuto,ho deciso di andare dove c'era bisogno di me,entrando a far parte di un progetto destinato a portare a termine grandi aspettative.
Un anno di prestito al Real sarà un'ottima occasione per capire quanto posso contribuire alla squadra e soprattutto mi servirà a comprendere quanto e cosa posso fare,sono già carichissimo per la stagione che verrà,quindi basta con le chiacchere e FORZA REAL!

Molto bene Ale ci hai convinti, sarai dei nostri.......!!!!! FORZA REAL SAN COSTANZO 

mercoledì 25 luglio 2012

ALESSANDRO CAMILLONI

ALESSANDRO CAMILLONI
Non lascia ma raddoppia!!!
Eccola la decisione del sancostanzese puro Camilloni (Ciuffo per gli amici), le sirene estive gli sono scivolate addosso, il telefono squillava ma risposta era solo una,- rimango al Real - Inizia così la sua quinta stagione, ancora con i colori bianco-celesti dipinti addosso è il suo immancabile numero 13, tanta voglia di ricominciare e tanti sassolini da togliersi...questa è la premessa con cui si inizia.
Laterale dai piedi educati, tanta corsa e tanta energia (forse anche troppa) si mettono al servizio di mister Grilli, e chi sa che la tanta abbondanza di laterali non lo porti ha retrocedere di qualche metro.
Vanta già più di 100 goal con la maglia del Real, ed è il marcatore con più reti nelle breve storia della società.
Scusate se mi sono lodato troppo, ma visto che scrivo io almeno mi ripago del lavoro svolto!!! FUNAMBOLO

venerdì 13 luglio 2012

ANDREA TESEI

ANDREA TESEI
Un'altro giovane affacciatosi al mondo del calcio a 5, è il piccolo lord Andrea Tesei.
Arriva al Real San Costanzo nel momento più difficile per la squadra (fine 2011), dove il team inizia ha perdere i primi colpi, sia nei risultati sia dal punto di vista fisico. Quindi un'inizio davvero in salita per questo giovane, che fa fatica ad inserirsi in uno sport dove la calma la concentrazione e il duro lavoro per entrare nei meccanismi la fanno da padrone. Comunque può gioire per l'esordio nel finale di stagione, dove si diverte e fa divertire il pubblico con cascatoni da cineteca. Quest'anno potrà iniziare col gruppo sin da subito e siamo sicuri che le capicità del ragazzo verranno fuori....se dentro il campo fa una metà di quello che fa fuori (dalla foto una piccola prova), ragazzi abbiamo trovato un fenomeno!!! TOMBEUR DE FEMMES

mercoledì 11 luglio 2012

FRANCESCO FAZIO

FRANCESCO FAZIO
Sorpresa!!!! Anche Francesco Fazio farà parte della nuova avventura del Real San Costanzo, in estate si è molto parlato di lui per le varie offerte ricevute....ma dopo un breve periodo di valutazione ha accettato di rimanere ben volentieri in questo gruppo per il terzo anno consecutivo, cosa strana per lui visto che non rimane più di tanto in una squadra. Sarà maturato??? o veramente ha trovato la sua casa????
Duttile in campo, può fare tutti i ruoli (anche in panchina non e che ci stia male), la sua tecnica e i suoi goal saranno linfa vitale per il nuovo Real, che adesso come adesso non può prescindere da lui... sperando che non arrivi con le batterie scariche dopo i mille tornei estivi, o che il giudice sportivo lo sanzioni per il calcio scommesse. SCOMMETTITORE

lunedì 9 luglio 2012

RENATO IGNONE

RENATO IGNONE
Ogni macchina o mezzo che sia, ha un motore che da energia è impulsi per accendersi è sfrecciare per le strade, ogni persona ha un cuore che pulsa che comanda ogni nostra azione.....Renato è il nostro motore, il nostro cuore, lui è il Real San Costanzo.....
Personalmente non ho mai visto un giocatore che corre così tanto in lungo è in largo per il campo per 60 minuti, aiuta i compagni nei raddoppi, rincorre gli avversari fino all'entrata degli spogliatoi (in giro si dice che qualche avversario se lo trova anche dentro casa finita la partita), e come dice il mister il nostro ago della bilancia (quando manca si sente).
Il profilo migliore per un giocatore di calcio a 5, è noi siamo contenti di averlo anche quest'anno nella nostra squadra. MARATONETA

giovedì 5 luglio 2012

GIACOMO CAMILLONI

GIACOMO CAMILLONI
Un capitano c'è solo un capitano!!!!
Ecco l'anima è corpo del Real San Costanzo, un giovanotto che sta vivendo la sua seconda giovinezza calcistica, dopo aver calcato per più di un decennio tutti i campi marchigiani di calcio 11.
Centrale esperto è roccioso, si toglie i panni del dirigente per vestire la casacca bianco-celeste per la quinta stagione.....
Punto di riferimento della società, del mister e dei compagni che guida in ogni allenamento.....
L'età avanza e qualche acciacco si fa sentire, ma la voglia di mettersi in gioco è più forte di qualsiasi cosa, con lui in mezzo alla difesa le partite sembrano più facili....aggiustasse la mira sarebbe il centrale perfetto (ricordiamo che al palazzetto ha già fatto tante crepe)...
Beh comunque un capitano perfetto che tutte le squadre vorrebbero. LEADER

mercoledì 4 luglio 2012

TOMMASO STEFANELLI

TOMMASO STEFANELLI
Eccolo qua la promessa del nuovo Real.....
Portiere classe 1995, arriva nella squadra sancostanzese a Gennaio, si butta nella mischia con giocatori molto più esperti e smaliziati di lui, lavora sodo e apprende tutto quello che c'è da sapere sul mondo del calcio a 5....
Tutto il suo lavoro viene premiato con tante convocazioni, e soprattutto con la gioia finale di esordire nell'ultima gara di campionato, dove regala al pubblico parate e sicurezza da vero veterano, un bel salto dai campionati giovanili di calcio 11 a quello di serie C2 di calcio a 5.
Senza dubbio c'è ancora tanto da lavorare, soprattutto sul comandare la difesa a suo piacimento, ci sarà da sudare e apprendere da chi ha più esperienza di lui, ancora un paio di anni di sacrifici per poi spiccare il volo. PREDESTINATO

martedì 3 luglio 2012

CRISTIANO SANTINELLI

CRISTIANO SANTINELLI
Confermato uno dei veterani della squadra, alla domanda - Sarai dei nostri la prossima annata??? - non ha neanche pensato un secondo alla risposta, rispondendo - presente -.
E con questo presupposto che il portierone al quinto anno di permanenza in maglia bianco-celeste ricomincierà a sudare e divertirsi con i suoi compagni.
Parte molto motivato, si dice in giro che abbia già voglia di sentire il profumo delle gare importanti, la sua determinazione e la sua esperienza saranno fondamentali nella stagione che è appena iniziata,e poi come dico io " se azzecca la prima parata, poi so cazzi per tutti segnarli". Sperando che non si perda negli aperitivi.....
THE NUMBER ONE

lunedì 2 luglio 2012

INSEGNARE A VINCERE E A PERDERE VUOL DIRE ANCHE INSEGNARE AD ACCETTARE I PROPRI LIMITI

Tratto da un’interessantissima intervista all’allenatore della Nazionale di pallavolo Spagnola, e prima anche italiana, Julio Velasco. Per la sua competenza e i suoi “valori” in ambito sportivo era stato chiamato come dirigente pure in società sportive extra-pallavolistiche, e anche nel calcio. Velasco afferma il suo pensiero riguardo all’insegnamento nel mondo dello Sport.
“Occorre cercare di vincere il più possibile, ma anche non credere a quelli che dicono che il mondo si divide tra vincenti e perdenti” (J. Velasco)
(…) Insegnare, anche nello Sport: questo è un elemento fondamentale.
Perché insegnare a vincere e a perdere vuol dire anche insegnare ad accettare i propri limiti. Uno dei problemi che noi operatori dello sport abbiamo e che peggiora sempre di più è che molti bambini arrivano a giocare e devono accettare certe situazioni: per esempio che giocano meno o che giocano peggio, mentre la mamma gli ha sempre detto che erano i più belli, che erano i migliori. Ci sono genitori che chiamano campione il figlio, ma perché campione se non ha mai giocato a niente, non ha mai vinto niente, che valore ha? Il bambino arriva e scopre che la mamma non aveva ragione perché non è il migliore e ce n’è un altro che merita più di lui. Accettare i propri limiti non significa dire “non valgo”, ma “io valgo comunque e se non gioco bene a questo sport giocherò meglio ad un altro e se non giocherò a nessuna cosa vuol dire che avrò bisogno solo di divertirmi e che farò qualcosa d’importante in un altro campo o forse farò l’arbitro o il tifoso”.
Invece molte volte la mentalità è che o vinco o sono una porcheria: questi sono concetti che dobbiamo combattere, pur continuando a sforzarci per vincere. Mi hanno chiesto tante volte: “Come si fa ad avere una mentalità vincente?” Questo è un altro degli slogan che vanno di moda. Io dico sempre che secondo me la mentalità vincente si acquisisce vincendo. Io non conosco una squadra che abbia mentalità vincente e che perda sempre. A volte si sente dire: “Abbiamo dei problemi tecnici per cui non vinciamo, ma abbiamo la mentalità vincente”. Io credo che si confonda mentalità vincente con isterismi. Ci sono giocatori che sanno bene dove sono le telecamere, per cui mettono le loro facce da grintosi proprio davanti alle telecamera, perché così convincono i tifosi e i giornalisti di avere la grinta poiché si urla, si fa la faccia da cattivo; ma poi bisogna vedere cosa si fa, perché se faccio la faccia da cattivo, ma tiro fuori la palla … la faccia da cattivo la può fare anche un attore del teatro e non saper giocare.
Quindi bisogna vincere per avere mentalità vincente, perché questo aumenta la nostra autostima, la nostra sicurezza, ci abituiamo a vincere. L’importante è che non crediamo che vincere vuol dire dimostrare che siamo i migliori! Questo è un aspetto molto bello dello sport, perché noi possiamo essere i migliori in una determinata partita, o in un certo campionato, ma la prossima partita e il prossimo campionato iniziano zero a zero. In altri ambiti non è così: nelle situazioni della vita i punti persi o i punti vinti te li porti dietro per tutta la vita. Ci sono poche squadre che fanno dei cicli vincenti. Secondo me accade perché quando si vince si crede di aver trovato la verità, il metodo, il modo di vincere e ci crediamo i migliori. Chi invece ha perso, sta cercando tutti i suoi difetti, tutti i motivi per cui non ha vinto; non è davanti allo specchio a guardare come è bello e a compiacersi di come gli altri gli dicono che sia bello perché ha vinto”. Chi ha perso si guarda e dice: “non sono così bello, devo migliorare perché ho perso”. Lì avviene il cambiamento e il vincitore non è più quello dell’anno prima, ma è un altro. (…)